PRATICA PSICOMOTORIA AUCOUTURIER

La Pratica Psicomotoria Aucouturier Educativa e Preventiva si propone di accompagnare il bambino durante il percorso di maturazione promuovendo in maniera positiva le capacità cognitive, espressive e di relazione. È un itinerario che, a partire dalla pulsionalità motoria e dal gioco spontaneo (che sono modi di esprimere emozioni e affetti), favorisce nel bambino il passaggio verso una motricità meno pulsionale e più consapevole e quindi all’esplorazione del mondo circostante, delle relazioni con i pari e delle diverse possibilità di espressione simbolica.

Dal movimento alla rappresentazione grafica e verbale, dall’atto al pensiero: il bambino nell’ora di Pratica psicomotoria Aucouturier, percorre un itinerario di crescita; il movimento del corpo pulsionale, la sensorialità, il piacere che incontra durante il gioco, la rappresentazione grafica, la manipolazione, le costruzioni, sono mezzi che gli permettono un percorso di rappresentazione di sé, in una dinamica di saperi” che incontrerà con l’inserimento nella scuola primaria.

È una metodologia che adotta strategie per accogliere il bambino con le sue manifestazioni emozionali e le esigenze di quel momento per aiutarlo nel suo percorso evolutivo, favorendo lo sviluppo globale delle potenzialità che si riferiscono sia all’ambito motorio che a quello simbolico ed emotivo-relazionale. Il bambino viene dunque incontrato nel suo esistere e nel suo esprimersi, riconoscendo il divenire della sua persona inteso come essere globale, capace di interagire con il mondo esterno attraverso l'azione, il

gioco e la comunicazione. Agire è trasformare il mondo, ed è a partire dall'azione che il bambino svilupperà il suo pensiero, inteso come azione mentale.

Il bambino viene dunque incontrato nel suo esistere e nel suo esprimersi, riconoscendo il divenire della sua persona inteso come essere globale, capace di interagire con il mondo esterno attraverso l'azione, il gioco e la comunicazione. Agire è trasformare il mondo, ed è a partire dall'azione che il bambino svilupperà il suo pensiero, inteso come azione mentale.

L'Aiuto Psicomotorio individuale o a piccolo gruppo

La Pratica di Aiuto Psicomotorio si rivolge a bambini che presentano, a diversi livelli, un disturbo dell’integrazione somatopsichica. Si tratta di bambini un po’ più fragili a causa della difficoltà ad accedere a processi di rassicurazione rispetto alle paure profonde che si legano al momento della nascita e ad un ambiente poco o per nulla rassicurante. Di conseguenza, sono invasi dalle emozioni (troppo dolorose) e manifestano il loro disagio attraverso l’ipermotricità o l’inibizione al movimento.

Sono, quindi, bambini che esprimono il loro disagio tramite comportamenti di esuberanza motoria o di rifiuto del movimento e della comunicazione, difficili da comprendere e da gestire perché si esprimono in famiglia o nell’ambiente scolastico. Queste manifestazioni sono prevalentemente l’oppositività alle regole, l'aggressività verso i compagni e gli adulti, fino a disturbi nell’ambito del linguaggio, dell'attenzione e della spazialità

Bambini per i quali giocare e trarre beneficio dal movimento è difficile o impossibile, e per i quali la comunicazione con i pari e con gli adulti, le regole di comportamento e gli apprendimenti risultano temporaneamente o stabilmente difficoltosi.

La Pratica di Aiuto si basa sull’ascolto della persona nella sua globalità psicosomatica e valorizza le potenzialità del bambino.

A partire dal piacere vissuto nella relazione con lo psicomotricista, si favorisce il superamento dei blocchi affettivi ed il ripristino di una dinamica evolutiva globale.

L’Aiuto Psicomotorio in Piccolo Gruppo offre uno spazio di espressività corporea che permette al bambino di accedere ad una integrazione tra contenuti psichici difficilmente esprimibili e vissuti corporei.

Quando i bambini presentano difficoltà a più lievi ma sono nella possibilità di comunicare con efficacia con i compagni, su di un piano simbolico, è possibile inserirli in gruppi di Aiuto Educativo e Preventivo.